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La LPV al tempo del corona

Il coronavirus si tiene il mondo in pugno. La libertà di movimento è fortemente limitata e in primo piano vi è la protezione di ogni persona dal contagio e il tentativo di evitare il collasso del sistema sanitario nazionale.

Ciononostante, molti argomenti sindacali continuano ad esistere in secondo piano. Il comitato centrale LPV è pienamente funzionante ed ha tenuto la sua seduta il 24 marzo scorso via Skype.

Mentre il SEV si occupa della protezione della salute e dialoga costantemente con i vari settori delle FFS (Cargo, V e Infra), con la BLS e la RhB, la LPV ha avviato il dialogo con i rispettivi responsabili.

L’attuale situazione è molto pesante per i macchinisti di tutte le imprese ferroviarie, dato che, per ovvi motivi, non è possibile lavorare da casa. E così che ogni giorno numerose colleghe e colleghi sono esposti al pericolo di venir contagiati, ciò che lambisce anche il loro ambiente privato. La maggior protezione possibile dal virus è pertanto al centro dell’attività giornaliera. Le imprese ferroviarie sono responsabili di assicurare la protezione della salute, come fissato dalla legge. Ma non tutte le imprese vi hanno dato seguito come dovuto. Mentre presso la RhB non è ancora stato attuato l’impegno di mantenere la “distanza sociale” imposta dalla Confederazione, le FFS hanno fatto molta fatica a mettere a disposizione strumenti di disinfezione, ciò che non abbiamo esitato a definire un “totale fallimento” nel campo delle misure di protezione.

La protezione del personale dev’essere in prima linea. Inoltre, la LPV fa sue le apprensioni dei suoi membri, in rapporto alle misure prese per la riduzione dell’offerta di trasporto pubblico. Questo significa per i nostri membri farsi preoccupazioni non soltanto a proposito della salute, bensì pure per quanto attiene alla durata del lavoro. Grazie ad un solido CCL e a buone regole per le BAR, i collaboratori e le collaboratrici sono al riparo dal rischio di subire le conseguenze del rischio d’impresa. Il che non significa che non vi siano incertezze. A queste risponde il sito del SEV: sev-online.ch/corona-it, i cui contributi sono in maggior parte ripresi sul sito della LPV. Vi sono poi corona-news su intranet delle aziende ferroviarie, in parte con esaurienti FAQ’s su temi come “salute e lavoro”.

Oltre a ciò, per questioni particolari, si può sempre far capo ai membri della commissione centrale, tramite i soliti canali di comunicazione.

Ancora un punto su una questione interna: la data del 26 maggio prossimo per la tenuta dell’assemblea dei delegati LPV (per il momento) è mantenuta, sempre che siano presenti i delegati sezionali, l’ufficio del giorno, i traduttori e il comitato centrale. La decisione definitiva sarà presa in occasione della seduta del CC del 21 aprile, sulla base delle disposizioni vigenti del Consiglio federale. Se l’AD non potesse svolgersi il 26 maggio, essa sarebbe spostata in autunno. Possibili date sarebbero le assemblee di settore o il corso di formazione.

Grazie per il vostro quotidiano impegno e rimanete sani!

Vi terremo costantemente informati.