Newsletter maggio

Domenica 21 aprile, il treno 1702 è partito alle 04.24 da Sion verso Ginevra aeroporto, con a bordo, oltre al macchinista e a un’accompagnatrice treno, alcuni passeggeri intenzionati a prendere un volo da Ginevra. Il personale era piuttosto sorpreso di non vedere più accompagnatori, in quanto questo treno è noto per essere frequentato da giovani che rientrano dalla nottata, spesso in preda ai fumi dell’alcool.

A Martigny, il macchinista ha visto già da lontano che sul marciapiede vi era una quarantina di persone, affiancata da alcuni agenti della polizia cantonale. Le persone sono salite sul treno, sul quale ben presto si è verificato un accoltellamento, per cui a St-Maurice vi erano altri agenti della polizia cantonale sul marciapiede ad attendere il treno. 

L’accompagnatrice treno ha chiamato durante la corsa la polizia dei trasporti, che le ha però consigliato di nascondersi, in quanto non disponeva né del tempo, né delle risorse per intervenire. Lei ha precisato di non essere la sola persona a trovarsi in pericolo, in quanto vi erano anche i passeggeri diretti all’aeroporto.

All’arrivo a St-Maurice, un passeggero in preda allo shock per aver assistito all’accoltellamento si è seduto sul marciapiede, mentre gli agenti sono corsi a bordo del treno per catturare l’autore del gesto. I viaggiatori non sapevano quindi se salire o scendere dal treno, mentre il macchinista del treno regionale per Losanna, che circolava sul binario di fronte, aveva paura di apriree le porte. La situazione era quindi a dir poco caotica!

Per finire, il treno è arrivato solo fino a Losanna ed è stato ricoverato in deposito, dove macchinista e accompagnatrice hanno potuto constatare i danni: rottura del vetro della porta d’entrata, sedili rotti, bottiglie vuote di ogni tipo, mozziconi ecc.

Ma per le FFS quanto conta la sicurezza del personale e dei passeggeri? Non costerebbe meno assumere personale a sufficienza, formarlo e retribuirlo adeguatamente, per evitare situazioni simili? Oppure prediligono sostituire le lancette rosse degli orologi di stazione con quelle verdi?

Hanny Weissmüller, presidente centrale LPV

Sostenuti in ogni evenienza  

Spesso, conosciamo meglio i nostri doveri dei nostri diritti, per esempio per quanto riguarda la legge sulla durata del lavoro, i lavori esterni sul treno o la collaborazione con i superiori. Noi siamo corresponsabili del rispetto delle norme sulla durata del lavoro, per cui è importante conoscerle bene e impegnarsi per una loro corretta applicazione nei nostri confronti. Dobbiamo però tutelarci anche sul treno ed esigere il rispetto dei nostri diritti. Un esempio sono le forti esalazioni registrate recentemente nelle cabine di guida. Se non ci sentiamo bene e non siamo più in grado di svolgere in tutta sicurezza il nostro lavoro, dobbiamo annunciarlo subito e, se del caso, abbandonare il treno.

In caso di incertezza, siamo al vostro fianco per accompagnarvi, informarvi e sostenervi, anche in caso di colloqui e chiarimenti con il vostro superiore. Questa disponibilità comprende anche le situazioni in cui, a protezione delle persone, è stata sottoscritta una dichiarazione di confidenzialità, che non può però privarvi del diritto di essere accompagnati ai colloqui da una persona di fiducia del SEV.

Non vi lasciamo soli, poiché l’unione fa la forza.   

Esther Weber – membro del comitato centrale LPV

LPV Bls tra la gente 2024

Il 3 maggio 2024, nell’ambito dell’azione primaverile di quest’anno, il comitato della LPV BLS ha offerto al personale caffè e cornetti nei locali della Parkterrasse a Berna. Questo incontro ha confermato ancora una volta l’importanza del contatto diretto sul posto di lavoro. In molti hanno infatti approfittato dell’occasione di discutere direttamente con la nostra segretaria sindacale Katrin Leuenberger, che non ci ha mai fatto mancare il suo sostegno, e con il comitato e di presentare le loro aspettative. Chi invece non faceva ancora parte del sindacato ha ricevuto spiegazioni convincenti sul lavoro svolto dalla LPV/SEV, tanto che numerosi colleghi hanno deciso di aderire.

La prossima giornata di reclutamento si svolgerà il 19 novembre, di nuovo a Berna.

Comitato LPV BLS

Il cassiere centrale spiega il proprio lavoro

La nostra contabilità prevede diversi conti che, contrariamente ad altri, come il conto bancario, sono puramente virtuali. Abbiamo così per esempio il conto “spese postali”; quando abbiamo spese di porto, queste vengono registrate in uscita e su questo conto. Questo schema permette di attribuire esattamente entrate e uscite alle rispettive voci.

Uno dei miei principali compiti è stato di riordinare i conti, in quanto il piano era stato riportato per numerosi anni da un programma all’altro. Vi figuravano quindi ancora conti aperti per antiche azioni di reclutamento o altro, che ho provveduto a eliminare. Altri sono stati rinominati e creati da nuovo in modo che adesso possiamo presentare una contabilità rivista e ammodernata. Il preventivo 2024 ha presentato alcune novità sottoposte all’approvazione dell’assemblea dei delegati.

Un altro progetto ha riguardato il cambio di banca da PostFinance a Cler. Con Postfinance avevamo infatti purtroppo numerosi problemi che mi hanno indotto a proporre questo cambiamento. Siccome poi al SEV possiamo beneficiare, come del resto tutti voi, di condizioni privilegiate presso la Banca Cler, da febbraio 2024 vi abbiamo portato tutti i nostri conti. Oltretutto, questa banca risulta più conveniente anche dal punto di vista delle spese, permettendoci di conseguire ulteriori risparmi.

Un ultimo punto importante è stato l’esame dell’attuale e dei prossimi preventivi. L’attenta verifica degli ultimi anni mi ha portato a proporre al comitato diverse modifiche e mi ha permesso di individuare diverse voci di spesa che si prestano a misure di risparmio.

Tobias Menzi – cassiere centrale LPV

SECONDA FORMAZIUONE ALLE FFS : QUANDO DEVONO ESSERE RIMBORSATI I COSTI?

Alle FFS il rimborso dei costi di formazione è disciplinato in tutto il Gruppo dalla direttiva K 152.1 «Formazione e formazione continua». I corsi di una seconda formazione portano, ad esempio, a ricoprire i ruoli di addetto allo smistamento dei treni, addetto alla diagnostica dei veicoli, addetto alla clientela, macchinista (ad es. B 100) o agente di polizia dei trasporti.

Il testo della direttiva è stato riformulato dall’HR del Gruppo questa primavera in seguito a un intervento del SEV, anche se la prassi precedente sarà mantenuta. Finora, in generale, le FFS hanno rinunciato al rimborso dei costi di formazione se un secondo programma di formazione è stato interrotto o l’esame finale non è stato superato; e continuano a farlo. Inoltre, come in passato, dopo la conclusione di una seconda formazione è necessario rispettare un periodo di fedeltà concordato contrattualmente e della durata massima di tre anni. Chi lascia le FFS prima di tale termine deve rimborsare i costi di formazione pro rata temporis.

Il citato intervento del SEV è avvenuto l’anno scorso dopo aver constatato una nuova prassi in alcuni casi: ai diplomati dei corsi di formazione per macchinisti dell’infrastruttura della Svizzera occidentale e dei corsi di formazione per macchinisti del trasporto viaggiatori veniva chiesto di restituire ingenti somme di denaro dopo aver fallito gli esami finali. Dopo lunghe discussioni, il SEV è riuscito a convincere le FFS a rinunciare a queste richieste. E l’HR del Gruppo ha formulato un regolamento interdivisionale vincolante.

L’unica eccezione è rappresentata dagli agenti di Polizia dei trasporti: in questo caso, le FFS recuperano puntualmente i costi di formazione se la formazione viene annullata dopo il periodo di prova o se l’esame finale non viene superato. Le FFS giustificano questa eccezione affermando che esiste un forte mercato per questa categoria professionale, il che significa che durante la formazione alcune persone passano ad altri corpi di polizia. Inoltre, le altre forze di polizia procederanno allo stesso modo. «Per il resto, però, grazie al nostro intervento, il trattamento all’interno dell’intero Gruppo FFS è regolato allo stesso modo, e con una buona regolamentazione» afferma il vicepresidente del SEV Patrick Kummer. - Markus Fischer